COME SCEGLIERE UN TERMOARREDO

Come scegliere il termoarrendo? Sta arrivando il freddo ed è ormai tempo di cambiare i radiatori? Oppure è solo tempo di sostituire il vostro scaldasalviette e sei indeciso sui materiali da scegliere? Di seguito ti spiegheremo i vari materiali e valuta tu quale sia il migliore secondo le tue esigenze.

Con la parola termo arredo sto a significare una qualità tecnica, cioè il potere calorifico dell’elemento ed una visiva, cioè un aspetto estetico di design. Il termo arredo è un elemento molto importante del bagno in quanto molte volte può essere una fonte aggiuntiva di calore, oppure l’unica presente. Prima di scegliere cosa applicare in bagno o negli altri locali della casa sarebbe utile capire come funziona l’impianto idraulico di casa (LINK IMPIANTI RISCALDAMENTO). Una volta capito se ho un impianto in serie o in parallelo e se i miei termostati regolano la temperatura di stanze singole oppure di stanze in gruppo.  Posso capire la tipologia di valvole da utilizzare e la grandezza degli elementi del radiatore: una stanza comandata da un termostato, da la possibilità di evitare di installare valvole termostatiche (valvole che se impostate correttamente bloccano l’entrata dell’acqua calda nel radiatore una volta che il radiatore arriva alla temperatura desiderata), se invece un termostato comanda più locali è utile installare sui radiatori delle valvole termostatiche per dare la possibilità ai locali di raggiungere la temperatura in maniera costante, rispetto ad un riscaldamento localizzato e soprattutto negli impianti in serie.

 

DIFFERENZA RADIATORE TERMOARREDO

La differenza tra radiatore e termoarredo è rilevante in quanto il radiatore è un elemento prevalentemente funzionale e meno estetico utilizzato solo per riscaldare una data superficie, mentre il termoarredo è un elemento più estetico che funzionale, avendo un potere calorifico inferiore

Per poter capire quale sia la soluzione migliore nel nostro caso, sarà necessario capire come funziona un radiatore, scaldasalviette o termoarredo e di che materiale è fatto. Prima di tutto bisogna tenere in considerazione l’aspetto tecnico e funzionale di un impianto di riscaldamento, ideato per fornire calore agli ambienti: la potenza termica di un impianto di riscaldamento è espressa in WATT [W=kg*m2/s3]. In Trentino il parametro di potenza da utilizzare al metro cubo per riscaldare un ambiente è (32w m3), ma tenendo in considerazione che solitamente i locali sono di circa 3 metri di altezza, per ogni metro quadro di locale bisognerebbe utilizzare circa 100 w di potenza termica: se i locali sono più bassi possono essere  anche meno watt al metro quadro e se i locali sono più alti basta aumentare. La valutazione della potenza dei radiatori deve essere conforme alla normativa UNI EN 442-2:2015. La resa termica del materiale principalmente è determinata dalla temperatura di ingresso dell’acqua.

 

RADIATORE

Il radiatore solitamente è uno dei materiali più importanti della casa, che lascia da parte il fattore estetico, per tenere in considerazione prevalentemente il fattore tecnico.

  • Acciaio: lega ferro-carbonio, con percentuale di carbonio inferiore al 2%. Questo materiale viene verniciato o cromato in fase di produzione per evitare che si possa corrodere o ossidare. L’ossidazione del materiale risulta essere rossa, tipico colore dell’ossido di Ferro. Solitamente l’acciaio è il materiale più lavorabile e resistente dei tre e risulta anche il più facile da riparare. Questa tipologia di radiatore è la più costosa, e si trova a metà trada tra quelli in ghisa e quelli in alluminio in quanto si scaldano in più tempo dei radiatori in alluminio, ma meno di quelli in ghisa e si raffreddano allo stesso modo.
  • Ghisa: lega ferro-carbonio, con percentuale di carbonio tra il 2% e il 6%. Questo materiale viene verniciato in fase di produzione per evitare che si possa corrodere o ossidare. L’ossidazione del materiale risulta essere rossa, tipico colore dell’ossido di Ferro. Materiale più difficile da lavorare e riparare, per il suo alto contenuto di carbonio. Materiale che risulta essere più rigido rispetto all’acciaio e quindi necessita di sezioni maggiorate. Questa tipologia di radiatore è la più economica, ma sono più ingombrante e pesante, acquisiscono calore più lentamente, ma lo rilasciano molto lentamente.
  • Alluminio: materiale molto leggero, solitamente pesa circa 1/3 rispetto all’acciaio, ma per avere la stessa resistenza meccanica deve avere sezione doppia rispetto all’acciaio. L’ossidazione del materiale risulta essere nera e meno brutta rispetto all’ossidazione dell’acciaio. Questo materiale viene verniciato in fase di produzione per evitare che possa cambiare colore nel tempo. Questo radiatore è economico quasi come la ghisa, ma ha una conduzione termica molto elevata, ciò vuol dire che si riscalda subito, ma si raffredda tanto velocemente.

La scelta del radiatore deve essere in funzione anche della caldaia utilizzata: una caldaia a rendimento alto senza puffer e una caldaia a rendimento basso dotato di un grosso puffer reagiscono in modo differente e quindi un radiatore è meglio di un altro. Generalmente una cosa de tenere in considerazione è la presenza di termostati nelle stanze: se ogni stanza presenta un termostato e la caldaia è ad alto rendimento e istantanea posso scelgliere il radiatore in alluminio dotato di valvole meccaniche tradizionali. Una volta che il termostato chiama calore, la caldaia scalda l’acqua specifica per ogni radiatore, che una volta arrivato a temperatura, fa staccare il termostato. Il radiatore si può bloccare tramite la chiusura della valvola manuale oppure spegnendo il termostato. In una caldaia a basso rendimento, con unico termostato centralizzato per appartamento, la soluzione migliore potrebbe essere mettere radiatori in acciaio con valvola termostatica: quando il termostato richiede calore, la caldaia scalda tutti i radiatori, che si staccano autonomamente tramite una valvola termostatica. In questo caso la soluzione migliore sarebbe utilizzare radiatori in acciaio.

I radiatori solitamente sono percorsi da acqua oppure liquido: nel primo caso l’impianto di riscaldamento è collegato alla rete idrica, che al bisogno fornisce acqua. Nel secondo caso (i nuovi impianti) il sistema è autonomo e percorso da un liquido antigelo, che a differenza dell’acqua, non ha presenza di calcare.

 

SCALDASALVIETTE

Materiale ideato per accogliere e asciugare gli asciugamani o accappatoi in bagno. Questa tipologia di termosifone può essere solo funzionale e senza design, con solo design e meno funzionale oppure una via di mezzo. La scelta dello scaldasalviette talvolta è funzionale alle esigenze del cliente: se è l’unica fonte di calore è essenziale che sia più funzionale che estetico, mentre se abbiamo altre fonti di calore posso permettermi di puntare maggiormente sul design. Possono avere molte forme squadrate, stondate, tubolari, asimmetriche e finiture verniciate o cromate. Generalmente la maggior parte degli scaldasalviette montati in casa hanno il classico colore bianco, che è anche quello con più resa termica, mentre di largo uso vi sono anche le finiture cromate, che hanno rendimento inferiore (circa -25%), ma durata di vita maggiore rispetto allo scaldasalviette verniciato: la durata di vita maggiore della cromatura rispetto alla verniciatura è dovuto al deposito più compatto e all’adesione maggiore della cromatura sullo strato di acciaio rispetto alla verniciatura (CROMATURE).

Gli scaldasalviette possono essere di 3 tipi diversi:

  • Liquido: solitamente negli impianti tradizionali il materiale può essere percorso da acqua o in quelli di ultima generazione un liquido conduttore. Questo tipo di materiale è dipendente dall’entrata e uscita di un liquido che passa per essere scaldato da una caldaia o una pompa di calore.
  • Elettrici: scaldasalviette ad olio con resistenza integrata collegata alla rete elettrica. In questo caso il materiale è indipendente dall’impianto di riscaldamento presente in casa ed è collegato solo alla rete elettrica. È dotato di una valvola automatica che aziona la resistenza solo arrivati sotto una certa temperatura.
  • Ibridi: i sistemi di questo tipo sono combinati e quindi lo scaldasalviette è percorso dallo stesso liquido dell’impianto di casa, ma nel contempo è inserita una resistenza che serve per riscaldare lo scaldasalviette qualora non fosse in funzione l’impianto. Come tutti i materiali combinati non si raggiunge piena efficienza ne come riscaldamento a liquido, ne come riscaldamento elettrico.

Solitamente i materiali più usati per gli scaldasalviette sono l’acciaio verniciato, acciaio inox oppure l’ottone cromato.

 

TERMO-ARREDO

Un altro elemento più di design che funzionale è il termoarredo che hanno molte forme e dimensioni. In questa tipologia di classificazione ci sono anche gli specchi radiatori, che ultimamente stanno prendendo piede come elementi di arredo e di design.

 

In base al mio impinanto di riscaldamento sarò vincolato a utilizzare una tipologia di valvole ben definita:

In un impianto tradizionale posso applicare una valvola e un detentore di interasse specifico del mio radiatore o scaldasalviette. Nel caso in cui l’impianto fosse monotubo o bitubo bisogna necessariamente collegare il radiatore o termoarredo con una valvola specifica monotubo-bitubo o monotubo-monotubo.