Quali sono le caratteristiche principali che determinano la scelta di piastrelle Trento?

Piastrelle rettificate: Quando si entra in un negozio di piastrelle si sente parlare di caratteristiche che a molti risultano sconosciute. Piastrelle rettificate, tutta massa, colorato in massa, prodotto sottile o spessorato.
Se è la prima volta che ne sentite parlare probabilmente non capirete cosa vogliono dire. Questa guida vi farà capire le caratteristiche più congeniali in base alla destinazione d’uso richiesta.
Le piastrelle hanno molte caratteristiche, ed ogni ambiente può richiederne una piuttosto di un’altra.

Queste differenze richiedono accorgimenti mirati sulle tecniche di posa e sull’uso di attrezzature, collanti e dispositivi specifici. Per questo a meno che non si tratti di semplicissime piastrelle 30×30 da posare in cantina il consiglio è quello di affidarsi sempre a ditte specializzate nel settore e non ad un semplice tuttofare a al fai-da-te.

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Se invece hai bisogno di sapere qualcosa in più sull’argomento continua con la nostra guida.
Scopri quali sono le principali differenze delle piastrelle presenti oggi sul mercato!

PIASTRELLE RETTIFICATE O NON RETTIFICATE?

Gres porcellanato tutta massa rettificato Ragno-Marazzi

La rettifica della piastrella è una lavorazione post-produzione dove si rifilano i bordi andando a formare angoli di 90°. Sia l’angolo creato tra la parte superficiale della piastrella e quella laterale, sia tra due laterali. Questa tecnica permette, durante la posa, di posizionare le piastrelle molto vicine.  Lo spazio che si crea tra le piastrelle rettificate viene poi saturato con l’applicazione dello stucco durante la stuccatura.
La rettifica dei bordi delle piastrelle è un aspetto importante da considerare qualora si ricerchino delle fughe molto sottili. Il risultato risulterà molto moderno, in quel caso l’aumento di costo viene certamente ripagato.
Dettaglio fondamentale, nelle piastrelle in grès effetto legno, sarà la fuga sottile che farà sembrare il pavimento parquet vero. Ricordiamoci che i parquet non hanno fughe! Per questo motivo si consiglia l’utilizzo di stucchi in tinta per saturare le fughe nel gres effetto legno.

TUTTA MASSA, COLORATO IN MASSA E VETRIFICATO. COSA SIGNIFICA?

Vi è mai capitato che un oggetto molto pesante cada e scheggi una delle vostre amate piastrelle? Pur parlando di materiali molto resistenti, non sono indistruttibili e può capitare che si sbecchino! La resistenza della piastrella è strettamente collegata al tipo di materiale di cui è fatto il suo impasto e di conseguenza anna porosità del materiale: gres, cotto, clinker, monocottura bicottura.
La pasta delle piastrelle, infatti, è assorbente.
La piastrella grezza, quindi, ha assorbenza variabile da 0,1% a 12% in base al procedimento di creazione e alla classificazione del materiale.

Ci sono 3 tipologie di piastrelle, che siano piastrelle rettificate che non rettificate: non smaltata tutta massa, smaltata colorata in massa, smaltata non colorata in massa.

• NON SMALTATA TUTTA MASSA: il colore della pasta interna è lo stesso colore della finitura superficiale (texture).
  Questa tipologia di piastrella può avere solo colorazioni naturali e non può avere una texture ricca di dettagli. Questa piastrella presenta meno colori, meno possibilità di vedere la rottura e un prezzo medio.
• SMALTATA COLORATA IN MASSA: il colore della pasta interna è molto simile al colore predominante della texture.
  In questo caso la texture può assumere vari effetti (legno, marmo, pietra, ecc) ed essere più ricca di particolari. Questa piastrella presenta molti colori, meno possibilità di vedere la rottura, ma un prezzo elevato.
• SMALTATA NON COLORATA IN MASSA: il colore della pasta interna è diversa dalla texture.
  In questo caso si definisce semplicemente piastrella smaltata, ed in caso di scheggiatura risulterebbe molto evidente! Esse risultano quindi essere le più economiche e con migliaia di colori differenti, ma allo stesso tempo le più problematiche.

PIASTRELLE LUCIDE

LEVIGATO, LAPPATO, LUCIDO SMALTATO COSA SIGNIFICA?

Le piastrelle lucide non sono tutte uguali e da materiale a materiale e fornitore a fornitore possono cambiare di molto. In sintesi possiamo ricondurre a 3 tipologie di piastrelle lucide:

• SMALTATE LUCIDE: lo smalto lucido è una sostanza vetrosa che viene applicata sulla piastrella per proteggere lo strato decorativo sottostante. Lo smalto rende impermeabile e lucida la piastrella la quale può assumere moltissime colorazioni e decorazioni.
• LEVIGATE: la piastrella levigata è una piastrella non smaltata alla quale viene asportato uno strato superficiale per renderla lucida. Levigata con teste rotanti diamantate con grana molto fine consente di creare uno strato lucido, non immune all’assorbimento dell’acqua: l’assorbimento dipende dalla porosità iniziale della pasta del materiale che si va a levigare. In questo caso non si hanno molte possibilità di decoro perchè la parte superficiale levigata sarà molto simile alla pasta
• LAPPATE: chiamato anche effetto buccia d’arancia o bagnato è da intendersi come una semi-levigatura di una piastrella inizialmente smaltata. La semi-levigatura può essere planare o irregolare per avere una superficie perfettamente diritta oppure una superficie leggermente tridimensionale. Alla piastrella viene data la colorazione e la finitura desiderata (effetto marmo, legno, pietra, resina, cemento) poi viene smaltata e semi levigata per ottenere l’effetto lappato (semilucido).

PIASTRELLE OPACHE

Le piastrelle lucide non sono tutte uguali e da materiale a materiale e fornitore a fornitore possono cambiare di molto. In sintesi possiamo ricondurre a 3 tipologie di piastrelle lucide:

• SMALTATE OPACHE: alle piastrelle viene data una particolare finitura (effetto legno, marmo, pietra, resina, cemento ecc) coperta da uno strato di protezione opaco (smalto opaco). Queste piastrelle possono essere colorate in massa oppure non colorate in massa.
• NON SMALTATE: alle piastrelle non viene applicato lo strato di smalto e quindi la finitura è quella della pasta interna. La piastrella risulta quindi più porosa di quella smaltata dipendentemente dalla porosità dell’impasto. In questo caso la piastrella deve essere tutta massa, quindi lo strato superficiale coincide con la massa interna.

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ABBINAMENTI DI STILE E COLORE

Ora che sappiamo di più sulla ceramica tecnicamente, è arrivato il momento di parlare di stile. Molte volte per chi ricerca un ambiente piacevole in cui vivere rappresenta uno degli aspetti più importanti. I materiali che si utilizzano non devono solo rispondere a caratteristiche tecniche adeguate, ma devono piacerci.
Si punta su uno stile vintage e retrò e su materiali molto strutturati. I colori accesi sono quasi scomparsi dal mercato, che oggi offre tinte sobrie in scale di grigio e seppia.
Per chi ha bisogno di dare luminosità all’abitazione o ai bagni ciechi è consigliabile l’utilizzo di colori chiari, che riflettono la luce con maggior efficacia.
Un ‘altra linea guida è quella di utilizzare nei bagni colori più scuri a pavimento rispetto al rivestimento. Per i rivestimenti dei bagni, le finiture più ricercate sono l’effetto cementina (che richiama lo stile dei primi del 900), i mosaici in pietra ed i grandi formati rettificati.

FINITURE DI TENDENZA

Utilizzando un po’ di buonsenso non è necessario rivolgersi ad un architetto per abbinare le piastrelle delle varie zone di casa, vediamo quindi quali sono le tendenze del momento…
Un’esempio di pavimento di tendenza è il grès porcellanato effetto legno, preferibilmente rettificato e di grande formato, da abbinare a parete con delle bicotture effetto pietra.
Altre finiture molto in voga sono quelle industriali (effetto cemento, effetto metallico) e tutte quelle molto vissute, graffiate e ‘rovinate’.La tendenza del momento è quella di utilizzare un’unica finitura per tutta la casa, staccando eventualmente in quelli che sono i bagni.
Qualunque sia la finitura e il formato che andremo a scegliere il consiglio è sempre lo stesso: affidatevi ad un posatore esperto e professionale che allo stesso tempo vi sappia garantire i migliori costi di posa.

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