Cos’è il vetrocemento?
Vuoi ristrutturare casa a basso costo dandole un tocco di originalità? A volte basta poco per arricchire una parete con stile e per farlo perché non pensare al vetrocemento (o vetromattone) che è un materiale per certi versi antico visto che può vantare una storia secolare, ma che negli ultimi anni risulta essere molto di tendenza, soprattutto in quegli ambiente luminosi dove possiamo far filtrare la luce esterna creando particolari giochi di ombre e di colori.
Il vetrocemento è un particolare mattone, con caratteristiche di portanza, fatto in cristallo. Molte volte viene utilizzato al posto di una parete esterna, per dare luminosità a locali non finestrati o che necessitano di luce maggiore. Ci sono varie finiture di vetrocemento e varie colorazioni: le finiture principali sono trasparente, l’ondulato e il satinato, per i colori invece sono vari e possono essere molti, cioè tutti quelli che possono essere impressi al vetro. In base alle finiture del vetro mattone si riesce a capire se il materiale è più costoso e quindi maggiormente curato (vetrocemento di produzione locale o Europea) oppure se è una versione più economica e meno rifinite (solitamente caratterizzano prodotti Cinesi). I due prodotti si distinguono sulla precisione nella produzione, cosa che permette al materiale non importato di essere posato con fughe molto piccole e quantità di colla minore rispetto al vetrocemento di importazione.
Ogni soluzione di vetro mattone è a se stante e quindi deve essere pensata non solo come elemento decorativo della casa, ma anche come elemento di struttura e di portanza: più la parete in vetro mattoni è alta più si necessità l’applicazione di barre in acciaio per tenere la parete salda al pavimento e al soffitto. Generalmente il singolo vetro mattone ha misure 20×20 oppure 10×10 oppure 10×20 compresi terminali e angolari, che si utilizzano per rifinire pareti in vetro mattone poggiate su due lati o su 3 lati.
Lo spessore del vetro mattone generalmente varia da 6 a 10 cm, i più comuni sono quelli da 8cm. Alcuni fornitori rifiniscono la parte laterale di vetro mattone di bianco, mentre altri di nero, altri ancora la lasciano trasparente: la differenza di colorazione cambia anche il riflesso all’interno del cristallo, che può verificarsi più acceso o più spento. Generalmente è per questo che si consiglia una colla di colorazione bianca per poter fare in modo di non smorzare troppo il colore del vetro mattone.
POSA VETROCEMENTO:
Per la posa del vetro mattone si consiglia prima di capire dove il materiale venga posato e se applicare il vetro mattone sia la scelta giusta. Prima di iniziare la posa si deve partire da un fondo regolare e applicare un giunto di dilatazione, che di solito ha larghezza dai 5-10cm e lunghezza 1-5 metri, tra muro e vetro mattone: il giunto di dilatazione essendo un materiale plastico ha lo scopo di non fare andare a contatto il sottofondo e il vetro mattone e creare uno strato cuscinetto che potrebbe essere utile nel caso di sollecitazioni o assestamenti. Sempre prima di iniziare bisogna già sapere come verrà fatta la struttura: una parete in vetro mattoni sarà divisa in righe e colonne. Più righe andrò a sovrapporre più sarà necessario creare una sottostruttura in acciaio per rendere rigida la parete in vetro mattone (solitamente siamo soliti a sentir parlare di armatura). Se invece andiamo accostare nuove colonne l’armatura non è cosi necessaria. Una struttura di 2 righe e 10 colonne necessiterà meno armature che una struttura da 10 righe e 2 colonne, in quanto meno pericolosa. Dopo l’applicazione del giunto di dilatazione si va ad applicare la colla e posare i distanziatori, dopodiché si comincia ad applicare i vetro mattoni alla struttura. Solitamente per un metro quadro di parete in vetro mattone si consuma circa un sacco da 25kg: come collante si consiglia di utilizzare un collante specifico per vetro mattone abbastanza deformabile (CLASSE S1), per sopperire agli sforzi a cui è soggetta la struttura rigida. Le strutture complesse (ondulate) oppure molto grandi necessitano di un armatura a maglia, applicando tondini in acciaio sia verticalmente, sia orizzontalmente (ciò garantisce un certo vincolo alla struttura in cemento armato).
PULIZIA VETROCEMENTO
La pulizia del vetromattone deve essere fatta in maniera accurata e minuziosa. Prima di testare i prodotti sul materiale e “provare” a pulire è cosa importante conoscere la composizione del vetromattone e della macchia depositata. Il vetromattore è composto principalmente da vetro (ossido di silicio), che è un materiale amorfo leggermente poroso, semplice da pulire, ma facile anche da opacizzare. Su questo prodotto non bisogna usare componenti oleo cerosi che possono andare a sporcare il supporto.
La macchia può avere diversa composizione:
- Basica o cementizia, come depositi di colla o stucco subito dopo la posa, oppure calcare. In questo caso per la pulizia si necessita dell’utilizzo di prodotti acidi (PH<7). Sul cristallo è utile non usare prodotti abrasivi che possono andare a rigarlo e rovinarlo irrimediabilmente. Utilizzare solo spugnette non abrasive. Potete utilizzare anche prodotti naturali a base di limone, aceto oppure l’utilizzo del bicarbonato per togliere il calcare. Lasciar lavorare qualche minuto il prodotto e poi risciacquare e asciugare il supporto.
- Composto organico, olio, unto o grasso si consiglia di utilizzare un prodotto sgrassatore professionale (PH>7). Utilizzare uno sgrassatore permette di pulire le porosità del vetro ripristinando la sua lucentezza. Dopo aver risciacquato se il prodotto presenta aloni opachi utilizzare sempre limone o bicarbonato per togliere la patina e ripristinare la trasparenza.
Per una pulizia quotidiana o per donare all’ambiente un po’ di freschezza si consiglia l’utilizzo di detergenti neutri (PH=7).
PULIZIA FUGHE VETROCEMENTO
Qualche accorgimento in più lo possono richiederlo anche le fughe che, con il tempo, possono sporcarsi ed assorbire macchie.
Per ovviare al problema si può intervenire:
- prima della posa dello stucco, esistono sigillanti e riempitivi che, essendo impermeabili, non si possono sporcare nel tempo (stucco epossidico),
- dopo la posa dello stucco esistono smalti idro e oleo-repellenti per i classici fuganti cementizi.
Generalmente la fuga cementizia, o tradizionale, ha un PH>7 e quindi per farla tornare al suo colore originale basterebbe utilizzare un prodotto opposto, cioè mediamente acido a PH<7 (FILA DETERDEK)
Al contrario la fuga epossidica, o impermeabile, ha un PH<7 resistente agli acidi e quindi sarebbe da trattare con prodotti fortemente alcalini a PH>7 (FILA CR10)
L’applicazione di un corretto stucco o un efficace protettivo favorisce il mantenimento del colore originale nel tempo. Stucchi o protettivi impermeabili evitano allo stucco di assorbire sporco
La muffa si crea solo nelle fughe porose:
uno stucco poroso favorisce l’assorbimento di acqua non favorendo la corretta aerazione.
Questo produce cosi l’efflorescenza batterica e la creazione della muffa.
Un sistema efficace per rimuovere la muffa è usare sostanze a base di cloro o di ossigeno, che bruciano i batteri.
I prodotti comunemente usati sono la candeggina, da usare con moderazione, oppure prodotti naturali fatti in casa a base di acqua ossigenata.
Una volta tolta la muffa, al fine di non farla tornare, bisogna trattare la superficie porosa.
La protezione va fatta con prodotti che saturano le porosità e non permettono l’infiltrazione di acqua, che favorirebbe nuovamente la crescita batterica.
Nel dubbio vi consigliamo di consultare le nostre ditte di pulizia per un preventivo o consulto gratuito.
ARTIGIANO CASA TUA
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